economia
11/02/2016
Riducono il calo le Borse europee nonostante l'avvio in rosso dei listini Usa. Milano (Ftse Mib -3,91%% a 16.062 punti) risale sopra quota 16mila punti, mentre Atene (-2,62%) dimezza quasi le perdite. Migliorano di circa mezzo punto da Madrid (-3,45%) a Parigi (-2,79%), Franco ancora forte (-1,77%) e Londra (-1,68%). L'ondata di vendite travolge i bancari, dalle italiane Ubi (-8,9%), fresca di conti, a Mps (-7,94%) e Unicredit (-5,03%), mentre Bper è congelata al ribasso (-6% teorico). Pesano Banco Popolare (-6%) e Intesa (-4,15%), mentre riduce il calo all'1% Bpm, così come lo dimezzano le greche Piraeus (-6,67%), Alpha (-3,45%) e Nbg (-3,15%). A Parigi contrastate SocGen (-10,58%), dopo i conti trimestrali, e Credit Agricole (-5,19%) rispetto a Natixis (+8,9%), dopo un'acquisizione negli Usa. Giù Deutsche Bank (-6%), Bbva (-6,09%) e Santander (-5,21%).
Asta Btp fa il pieno, tasso 3 anni risale da minimo allo 0,11%
Banche, Mef: calo su mercati non giustificato - Per le Borse sono giorni complicati, si è di fronte a una correzione generale forse anche naturale dopo un periodo di crescita molto forte, allo stesso tempo per settore bancario italiano ma anche europeo l'andamento dei mercati non ha grande correlazione con i fondamentali delle banche. E' quanto viene spiegato nel corso di un briefing tecnico al ministero dell'Economia dopo l'approvazione del decreto banche.
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